La fase finale di gravidanza, ultimi 45 gg, è la fase più delicata per le capre e le pecore da latte, sia dal punto di vista metabolico che dal punto di vista nutrizionale per via di alcuni aspetti fisiologici a cui va incontro l’animale.
In questa fase, infatti, i fabbisogni dell’animale aumentano progressivamente ma, al contrario, l’ingestione diminuisce poiché il feto occupa gran parte del volume nella cavità addominale, comprimendo sul rumine e limitandone la normale dilatazione.
Nelle ultime settimane di gestazione è fondamentale non innervosire gli animali, evitando qualsiasi tipo di stress in stalla, spostando i gruppi il meno possibile e garantendo la presenza costante di fieno di buona qualità, di acqua fresca e di lettiera pulita.
Quindi in questa fase è necessario:
- evitare un eccessivo bilancio energetico negativo degli animali soprattutto nella settimana preparto;
- evitare che gli animali arrivino magri al parto, BCS ottimale 3,00-3,25, per favorire i corretti pesi alla nascita dei neonati, i capretti prendono l’80% del proprio peso corporeo nelle ultime sei settimane di gestazione;
- sostenere l’animale con un adeguato apporto energetico ed integratori con energia prontamente disponibile per lo stesso;
- sostenere il più possibile il crollo dell’ingestione concentrando la razione;
- mantenere un DCAD negativo;
- evitare fenomeni di chetosi e subchetosi;
- Evitare l’insorgere di Tossiemia gravidica: accumulo di corpi chetonici nella capra a fine gestazione dovuta a un deficit energetico
- Malattie o stress che limitano l’ingestione;
- Accessibilità all’alimento difficile: struttura della stalla, competizione;
- Sovra nutrizione energetica che ingrassa eccessivamente e limita l’ingestione;
- Sovra nutrizione proteica durante l’asciutta che innesca e/o accentua un deficit energetico.
- La quantità dei concentrati durante il parto deve essere di circa il 50 % dei concentrati al picco
- Favorire l’apporto di proteine bypass e di energia
- Usare Foraggi di qualità per favorire il volume del rumine
- L’apporto di vitamine, oligo-elementi ed immunostimolanti (selenio, vit. A, vit. E, vit. D, vit. gruppo B e Epatoprotettori) arricchiscono il colostro e rinforzano direttamente l’immunità dei nati.
È opportuno evitare che gli animali mangino la placenta, rimuovendola quanto prima e rabboccando con paglia pulita la zona imbrattata. Evitare la ritenzione e se l’espulsione non si verifica entro le 12 ore, non esercitare assolutamente trazione ma contattare un veterinario per avviare una terapia. Essendo questo fenomeno favorito da problemi nell’alimentazione dell’animale (carenze vitaminiche e uso improprio dei minerali, sovralimentazione), nel caso di elevata frequenza del problema si consiglia di rivedere la razione degli animali in gestazione.
Per fare ciò consigliamo l’utilizzo di un protocollo nutrizionale specifico per questa fase con l’inserimento dei seguenti prodotti: Nucleo Omega Asciutta per tutta la durata della gestazione, Turbolact Sheep&Goat24 nell’ultima fase di gravidanza, e i mangimi liquidi Optimum 600, Deafert.